Trasporto pubblico

biglietti pullmanQuesta mattina, avendo problemi con l’auto, mi sono dovuto recare al lavoro in pullman. Durante questo viaggio sono sorte varie riflessioni che mi sento di rendere pubbliche.

Innanzitutto stendiamo un velo pietoso sul fatto che l’autolinea non abbia un sito web dove trovare una cartina con le linee ed informazioni quali il costo delle tratte, gli orari dei pullman o dove comprare i biglietti. Comunque sia, con un po’ di pazienza, si riesce a trovare il sito del consorzio di autolinee dal quale si può scaricare una pessima scansione di una tabella degli orari. Una cartina ovviamente no, è tecnologia troppo avanzata per chi non sa nemmeno trascrivere una tabella degli orari in maniera che sia leggibile.

Ma passiamo a fare dei ragionamenti sul prezzo: il biglietto di corsa singola mi è costato 2,50 € per un percorso di 22 Km. Tenendo conto che la mia automobile fa circa 18 Km con un litro di gasolio e che il gasolio attualmente costa 1,772 €/l, andare in ufficio con la mia macchina mi costa circa 2,166€ di carburante. Quindi parliamo di un trasporto pubblico che costa più di quello privato! La cosa che già di per sé sarebbe sconcertante, assume dimensioni grottesche se si pensa che questo rende il trasporto pubblico definitivamente sconveniente per una famiglia che voglia muoversi.

Sicuramente si può risparmiare comprando gli abbonamenti, settimanali o mensili, ma per fare questo discorso è d’obbligo una analisi della comodità degli orari. Di base c’è una corsa all’ora, con come unica eccezione due corse extra all’uscita delle scuole, il che non è proprio la cosa più comoda ma ci si potrebbe adattare (cosa che tra l’altro durante gli anni dell’università ho fatto). L’ultimo autobus per il rientro, invece, è alle 20:25: decisamente presto se un giorno si vuole fare anche un aperitivo tra colleghi o amici, mentre non permette nemmeno di prendere in considerazione la possibilità di fermarsi fuori a cena.

La situazione peggiora nei fine settimana: se volessi uscire una domenica avrei una corsa alle 13:30, un’altra nel tardo pomeriggio e due la sera. Che non sarebbe nemmeno male se non fosse che avrei poi solo due pullman per tornare a casa, uno alle 18:30 e l’altro un’ora dopo. Dopo tutti i discorsi (giusti) riguardo le famose stragi del sabato sera e la politica (forse eccessiva per la nostra cultura) di tolleranza zero sul consumo di alcolici prima di mettersi alla guida, non sarebbe buona cosa avere un servizio di trasporto che permetta la sera di spostarsi senza usare l’automobile? Che quindi permetta alla gente di non preoccuparsi se la sera vuol bere una birra mentre mangia una pizza?

Analizziamo poi anche la comodità: io non parto dal capolinea, nelle ore di punta quindi trovo l’autobus già pieno e posso assicurare che farsi di prima mattina quasi un’ora di viaggio in piedi non sia la cosa più rilassante al mondo. Inoltre gli autobus non sempre sono nelle condizioni migliori, nel posto dove mi sono seduto stamane pioveva! Non so se poi fosse solo un eccesso di condensa o una vera e propria infiltrazione, ma resta il fatto che ad ogni sobbalzo mi arrivavano un paio di gocce d’acqua sulla spalla. Inoltre nemmeno la metà delle fermate hanno una pensilina per proteggersi dalla pioggia (che in questo angolo d’Italia cade spesso e volentieri). La conclusione logica è quindi che in una giornata uggiosa un viaggio in pullman significhi un viaggio bagnato.

Per finire, stamattina mentre aspettavo che il pullman arrivasse ne ho visti passare due della stessa autolinea con in grande e grosso la scritta Fuori servizio. Ora, tenendo conto che non sono a conoscenza di alcuna loro rimessa nella direzione di provenienza di quegli autobus, mi viene da pensare che quelli non siano gli unici due pullman vuoti che viaggiano al giorno. In quanto informatico sono a conoscenza del fatto che il problema del commesso viaggiatore sia di difficile soluzione, ma mi viene il dubbio che la loro organizzazione sia decisamente peggiore di una generica organizzazione sub-ottimale. Quindi mi domando: quanto si potrebbe aumentare l’efficienza di queste autolinee semplicemente gestendo meglio l’organizzazione interna?

Ma è veramente così difficile organizzare meglio i trasporti pubblici? Diminuirne i costi in modo da renderli concorrenziali anche per una famiglia, organizzare meglio gli orari per permetterne un utilizzo più intensivo, semplificare la tariffazione con tessere prepagate uniche per tutte le autolinee ed organizzare il tutto su un bel sito per renderlo chiaro ai contribuenti? Perché alla fine ricordiamo una cosa, parte delle nostre tasse pagano già questo (dis)servizio, io gradirei molto vederlo funzionare meglio per poterne invece godere appieno.

2 pensieri su “Trasporto pubblico

  1. Ma che calcoli fai? Al costo della tua auto imputi solo il gasolio? E il resto…deperimento, assicurazione, valore stesso del veicolo. Dove li metti?! Cos’è te l’hanno regala? Ma letto tante stupidagini…

    • Lo bene che definire quei calcoli approssimativi è un eufemismo: il mio punto di vista nasce dal fatto che per dove abito io una macchina è indispensabile (ho solo 3 pullman che mi passano vicino a casa al giorno e nessuno veramente utile per raggiungere qualcosa che non sia una scuola elementare. Nota che ho detto 3 pullman, non tre linee). Quindi nel momento in cui sono già OBBLIGATO ad avere già un’automobile (e quindi a pagare assicurazione, revisione e manutenzione ordinaria) non sto a fare i conti su quanto mi costano 25KM in consumo di pneumatici, il costo si riduce banalmente al carburante.
      Non fraintendermi, mi spiace che consideri tutto quello che ho scritto un’insieme di stupidaggini, sarei felice di potere abolire l’automobile o comunque di poterne diminuirne pesantemente l’utilizzo, purtroppo dal mio punto di vista (e nella mia situazione) non mi è possibile.
      Se invece te abiti in una città servita meglio dai mezzi pubblici sono felice per te, e sarei felice di leggere qua le tue opinioni ed i tuoi calcoli che ti hanno portato a preferire i trasporti pubblici a quelli privati, spiegando il tutto meglio che in quelle poche parole che hai usato in questo commento.

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